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Pesaro

dal 2012 il primo blog dedicato al collezionismo d'arte.

Francesco Niboli

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Restauratore di dipinti antichi e contemporanei, ha intrapreso un percorso di approfondimento del design grafico e dell’arte del ‘900 italiano collaborando con Fondazione Cirulli di Bologna. Ha partecipato alla scrittura del libro "Milano, la città che disegna", catalogo del neonato Circuito lombardo Musei Design. Attualmente collabora come grafico con la casa editrice indipendente Sartoria Utopia.

Strappi e distacchi: funambolismi nel restauro degli affreschi

Riconoscete l’immagine qui sopra? Sedici lunette, otto vele nei lati lunghi e quattro pennacchi agli angoli. No? È un disegno della Volta Sistina decorata dal...

Non può durare? Opera d’arte e tempo

Ciò che è costruito dall’uomo è destinato, in tempi più o meno lunghi, a scomparire: le opere d’arte non sono da meno. Nonostante questo, dalla bocca della Storia, ogni tanto riemergono esempi di gloriosa abilità tecnica, come le tavolette di Fayyum, che ci permettono una riflessione sul problema della conservazione in rapporto al tempo. Una sfida non impossibile e che non deve per forza essere all’insegna della sconfitta.

Quello che gli artisti non dicono. Estratti da una conversazione su materiali e committenti

Dietro il lavoro di un artista ci sono molta attenzione e conoscenza tecnica, anche se ad occhi non esperti esso possa sembrare frutto di anarchia creativa o improvvisazione. Per questo il bravo collezionista deve aumentare il suo armamentario di nozioni per affrontare al meglio il dialogo con il suo artista, spesso complesso come una partita a scacchi.

Terre colorate. Max Doerner e lo studio dei materiali artistici.

Il manuale di Max Doerner ha segnato uno spartiacque per lo studio dei materiali e delle tecniche pittoriche del suo tempo, indirizzando un’intera generazione verso un approccio scientifico allo studio dell’arte. Da questa filosofia è ispirato il Doerner Institut di Monaco di Baviera, uno dei più importanti laboratori di diagnostica e studio del colore al mondo.

Sognando Vermeer. Come la diagnostica può aiutare a studiare le opere d’arte

La recente soluzione di un enigma dietro un dipinto di Vermeer, ci ricorda di come le tecniche diagnostiche possano fornire una chiave di lettura preziosa per conoscere i segreti nascosti nella materia delle opere d'arte.

Arte in replica. Lo squalo “appassito” di Damien Hirst

Damien Hirst è stato uno dei primi artisti a sposare i concetti chiave del marketing contemporaneo a partire dal branding, ovvero la capacità di caratterizzare ogni "prodotto" in modo che esso sia fortemente riconoscibile.

Modernità antimoderna: il piccolo trattato di tecnica pittorica di De Chirico

Sgombriamo il campo da ogni possibile dubbio: questo testo non è un’astratta elucubrazione sulla pittura, ma un ricettario vero e proprio, una sorta di diario in cui l’artista ha annotato appunti su materiale e tecniche

Azzurro afgano. Il “lapislazzuli” nella storia dell’arte

Il blu oltremare di Lapislazzuli, una bella rivoluzione che porterà a una ridefinizione totale del concetto di colore, non più legato alla preziosità della materia ma alla tonalità in sé e alla percezione soggettiva di essa.

Musei in casa: Remo Brindisi a Lido di Spina, Lucio Fontana a Milano

La storia di un grande e attento collezionista, raccontato attraverso le sue opere e la cura per esse.

Conservare la scultura en plein air: il labirinto di Miró della Fondazione Maeght.

La natura e i suoi elementi intergiscono con le sculture esposte en plein air e non sempre questo avviene in modo positivo.

recenti

Gigarte smart: asta di arte moderna e contemporanea

Il prossimo 6 maggio sarà esitata la 37° asta di arte moderna e contemporanea di Gigarte.

Linda Nochlin e il mito delle grandi artiste

Perchè non ci sono state grande artiste? Questa è la domanda alla base del libro/saggio di Linda Nochlin che smaschera i meccanismi sociali e istituzionali che ne hanno impedito l’emersione.

Daniele Sigalot torna a Napoli per la Coppa Pizzeria

Napoli, Sigalot ha scelto di tornare per l’edizione 2025 della Coppa Pizzeria: il torneo di calcio più assurdo che si sia mai visto e che quest’anno si giocherà  in una location davvero d’eccezione: un Colosseo alto più di 60 metri, costruito all’interno del porto di Napoli.