Qual è il modo migliore per gestire il restauro di un’opera d’arta contemporanea il cui artista autore dell’opera è ancora in vita? Riflessioni sulla figura dell’artista-restauratore e sulla sua tendenza a modificarne l’aspetto secondo un nuovo gusto estetico dettato dal passare degli anni e dal cambio di prospettiva.
La pratica della conservazione delle opere d’arte si concretizza in una scelta metodologica ben precisa che passa attraverso la definizione di svariate attività che concorrono tutte alla salvaguardia e alla protezione della materia di cui sono fatte le opere. Così, una corretta ed efficace attività di conservazione può tradursi anche solo nel mettere in atto misure di piccola entità o nell’attuare corrette abitudini per tardare il più possibile (o, meglio ancora, evitare del tutto) il degrado delle opere.
Come per qualsiasi “faccenda di casa” esiste il professionista giusto anche per la manutenzione e la gestione della vostra collezione di opere d’arte: il conservatore!
L’occhio del collezionista è sicuramente una delle sue qualità più importanti. Saper osservare la propria collezione, infatti, aiuta a prevenire degradi irreparabili.
Immaginare di prendersi cura di un’opera d’arte con la stessa attenzione e semplicità che si dedicano alle piante domestiche. Alcuni semplici consigli per conservare al meglio la vostra collezione.
Chi è, che profilo ha il collezionista italiano d'arte?
Tentiamo di rispondere a questa domanda sfogliando il rapporto 2022 di Gallerie d'Italia che disegna, finalmente, uno scenario abbastanza puntuale e preciso del mondo del collezionismo italiano.
Una lettera di Raffaello (mai recapitata) a papa Leone X Medici, segna la rotta per la futura buona conservazione delle rovine antiche di Roma, inaugurando idealmente il secolo d'oro della città e ponendosi come nume della tutela moderna.