La tecnica di Rembrandt van Rijn - campione della Gouden eeuw, l’epoca d’oro della pittura olandese - è una delle più interessanti fonti di studio per artisti, restauratori e cultori della materia.
I colori acrilici, immessi sul mercato dopo il 1950, liberarono la creatività degli artisti dai vincoli della pittura ad olio, dando inizio ad una rivoluzione.
Alcuni materiali hanno dominato la storia dell'arte per poi cadere in disuso quando un prodotto migliore veniva messo sul mercato. É il caso della biacca e dei suoi derivati, che, sebbene tra i pigmenti non avessero rivali per facilità di produzione e affidabilità, hanno la controindicazione di essere estremamente tossici per la salute.
A volte, la brama del collezionista può diventare ossessione, specie quando sotto mano capita un pezzo unico e irripetibile. È il caso di Thomas Hoving, storico direttore del Metropolitan di New York, che da giovane curatore fu disposto a tutto pur di acquistare per il suo museo una sublime quanto oscura croce medievale scolpita in avorio di tricheco appartenente a un collezionista jugoslavo dal passato poco raccomandabile. È la storia del “Re dei Confessori”, che si dipana dall’America all’Europa offrendo la panoramica di un’epoca, i primi anni '60, di rivitalizzazione per il collezionismo.
La collezione Torlonia è la più grande collezione privata di marmi antichi, formatasi nell'Ottocento grazie alle ingenti acquisizioni di prestigiose collezioni più antiche da parte dei principi Giovanni e Alessandro. Una "collezione di collezioni", come ha evidenziato la recente mostra presso Villa Caffarelli, testimonianza preziosa dell'evoluzione della storia del gusto e del restauro della scultura antica dal Seicento ad oggi.
La recente soluzione di un enigma dietro un dipinto di Vermeer, ci ricorda di come le tecniche diagnostiche possano fornire una chiave di lettura preziosa per conoscere i segreti nascosti nella materia delle opere d'arte.
Damien Hirst è stato uno dei primi artisti a sposare i concetti chiave del marketing contemporaneo a partire dal branding, ovvero la capacità di caratterizzare ogni "prodotto" in modo che esso sia fortemente riconoscibile.
Asia Ruffo di Calabria, viceresponsabile del dipartimento mostre e manifestazioni culturali, ci racconta il musée des Arts et Métiers di Parigi e il dietro le quinte di una professione che necessità sempre più di apertura e confronto.
Più inclusività per artisti e collezionisti
Il 2024 è stato caratterizzato da una costellazione di eventi artistici e culturali importanti che hanno segnato un anno ricco di novità...
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