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Le aste di Londra chiudono la stagione e confermano un cambio generazionale e di gusto

del

Dominate dal Klimt da £85.3 milioni battuto a inizio settimana da Sotheby’s, le aste di metà Giugno a Londra confermano un mercato più consapevole e selettivo,  e un cambio generazionale, e conseguentemente di gusto che non rende sempre facile il “passaggio di gran wealth” di opere di moderno e impressionismo dei boomers, alla generazione successiva.

Premia però la freschezza dei lotti, la qualità, o le stime conservative, come affermato da Giovanna Bertazzoni di Christie’s a fine asta.

I veri capolavori del moderno, quando accompagnati da perfetta provenienza e qualità AAA quality non perdono il proprio fascino soprattutto ad Est: a guidare l’asta Impressionist and Modern di Sotheby’s soprattutto un agguerrito bidding dall’Asia, che ha portato anche al record il capolavoro di Gustav Klimt Dame mit Fächer (Lady with a Fan) (1917–18), aggiudicato alla fine a una prestigiosa collezione di Hong Kong e diventando la nuova opera.

Foto di Haydon Perrior. Courtesy Sotheby’s

Ad aprire la settimana l’asta serale di Moderno e contemporaneo di Sotheby’s: composta da 59 lotti, l’evening sale ha realizzato in totale £190,3 milioni, a fronte di una stima pre asta compresa tra £162,1 e £206,9 milioni. 

22 lotti, ovvero il 40% della vendita, erano coperti da garanzie di terzi, e una della stessa Sotheby’s.

Continua l’entusiasmo invece per i nomi di oggi, con ottimi risultati da Sotheby’s the Now, che sono poi continuati in Christie’s 20/21st century e la lunga asta unica di Philips

Da Sotheby’s si confermano i rialzi per artiste donne oggi sotto il radar di molti collezionisti come Caroline Walker per £457,000, Miriam Cahn che supera ogni stima massima di 18.000 per volare a £190,500 e Ewa Juszkiewicz per £203,200. 

Bene anche per un Italiano in continua ascesa come Guglielmo Castelli, volato per £88,900.

Guglielmo Castelli, Mother and Father, 2021 – oil on canvas, 120 by 100 cm. Courtesy Sotheby’s

Top lot della serata Mark Bradford’s Stand Down Soldier (2018) da £3 milioni e Adrian Ghenie venduto a £1.2 milioni.

Nuovo record più inaspettato quello di Arthur Jafa e il suo autoritratto Monster battuto per £189,700, mentre già più prevedibile con l’operazione in corso il record di Michael Majerus che ha raddoppiato la stima massima iniziale per essere battuto a £660.400.

Mark Bradford, Stand down soldier, 2018 – Courtesy to Sotheby’s

Rialzi notevoli anche il giorno successivo anche per artisti come Diane Dal-Pra, che ha aperto di Christie’s 20th/21st Century evening sale con un prezzo record da bid online di £113.400, da stima di £30.000-50.000 sterline seguita da Michela-Yearwood Dan che, data la lista d’attesa infinita, continua ad alzare  propri prezzi nel secondario volando questa volta a  £163,800 sterline, da stima £40,000-60,000. 

Risultati stellari anche per Louis Fratino battuto a £201,600 con diritti da £40,000-60,000 e il record di £1,7 milioni (con diritti) di Victor Man da stima massima di £150,000.

Si conferma poi l’ascesa Sahara Longe, ormai inaccessibile in primario e con il suo primo solo in UK ora, il suo autoritratto è stato venduto per £113.400, da una  stima di £40.000 – 60.000 – Pensare chi l’aveva acquistata da Deli Gallery a New York solo tre/quattro anni fa per 20,000 USD massimo! 

Anche qui l’italiano Gugliemo Castelli porta a casa un rialzo notevole rispetto alla stima massima di £40,000, venendo aggiudicato per £81,900.

Rimane caldo anche il mercato di Cecily Brown, con Kiss Me Stupid battuto per £3.5 milioni con diritti (diventando il lotto più costoso dell’intera asta) e per Etel Adnan, battuta per £151,200 da stima massima di £80,000.

Bene anche per Diplomacy I (2009) di Lynette Yiadom-Boakye: presentato nella recente retrospettiva itinerante della Tate Britain e una delle tre opere che rappresentano le prime grandi composizioni di gruppo dell’artista è stato battuto compreso l’attuale record mondiale, Diplomacy III, venduto per 1.950.000 dollari da Christie’s nel maggio 2021.

Top lots della serata sono stati da Christie’s un dipinto di Paul Signac Calanque des Canoubiers (Pointe de Bamber), Saint-Tropez (1896), aggiudicato entro aspettative per £6,7 milioni e un’opera di Jean-Michel Basquiat omaggio a Picasso Untitled (Pablo Picasso) (1984) comprata inizialmente da un collezionista italiano $2 milioni da Christie’s nel 2007: esposta al Barbican di Londra nel 2017, l’opera ha attivato una vivace lotta di bid tra alcuni compratori asiatici in sala e online e alcuni dealer Newyorkesi come Alex Acquavella, per atterrare a £5,35 milioni.

JEAN-MICHEL BASQUIAT (1960-1988), Untitled (Pablo Picasso), 1984 – Courtesy Christie’s 

L’opera era parte di una sezione curata dell’asta dedicata al ritratto a celebrare la riapertura della National Portrait Gallery di Londra: la sezione riuniva opere intime e significative che rappresentano una panoramica della ritrattistica dal 1855 al 2021, con artisti da Frank Auerbach, Jean-Michel Basquiat a Lynette Yiadom-Boakye, Miriam Cahn, Edgar Degas, Lucian Freud, Howard Hodgkin, Pablo Picasso e Sahara Longe.

L’asta di Christie’s si è chiusa con l’opera di Damien Hirst Love Will Never Die (1999), che conferma il suo apprezzamento presso il pubblico britannico portando a casa un risultato di £535,500, raddoppiando praticamente la stima iniziale.

Il 92% del totale dei 66 lotti offerti da Christie’s in serata ha trovato alla fine un compratore, sebbene il risultato finale di £51.7 milioni sia nettamente più basso di quello delle scorse stagioni e circa un quarto dei lotti finiti sotto stima minima o ritirati. Con la day sale Christie’s è arrivata poi a un totale di £81 milioni.

A chiudere la settimana Phillips il 30 giugno conferma simili trend, optando per il format nuovo di una unica lunga asta dalle 2 di pomeriggio in poi, che ha totalizzato £9 milioni con diritti, e l’84% dei 111 offerti che hanno trovato acquirenti.

Anche qui Sarah Longe a inizio New Now ha duplicato la stima massima atterrando a £40,640. A rialzo anche altri nomi femminili, come Ellen Berkenblit per il prezzo record di  £40,640, Miriam Cahn qui battuta a £114,000 e perfino la scultura di Sarah Lucas Someone dropped a bomb on me (2020) battuta per £190,500.

Bene anche per altre sculture di artiste donne, come le giocose bagnati di Niki de Saint Phalle vendute per £38,100 e la piccola scultura di Kennedy Yanko battuta per £38,000, quando solo 3 anni tale dimensione era sul mercato a massimo $6,000/8,000. 

Altre artiste hot fino a qualche mese fa non hanno invece mantenuto le performance che ci si sarebbe aspettati, come le opere di Emily Mae Smith e Sarah Hughes che non ha trovato acquirenti, o quella di Anna Weyant aggiiudicata sotto stima minima per £225,000.

In generale questo pare confermare una generale stanchezza dei compratori per i soliti nomi, e un necessario riequilibrarsi dei prezzi, soprattutto quando non supportati da cv istituzionale o prestigiose collezioni ma solo da operazioni nel secondario,

Top lot della serata il Concetto Spaziale rosso di Lucio Fontana, aggiudicato per £571.500 sterline che andranno a beneficio del Museu Vassouras di Rio de Janeiro.

Un altro lotto di Fontana, l’unico con stima sopra il milione, era stato invece ritirato prima dell’asta, non avendo trovato probabilmente interesse sufficiente da evitare un invenduto.

Ha trovato un compratore invece l’ambiziosa installazione di Maurizio Cattelan, Spermini assemblata per la prima volta nel 1997 nella galleria di Massimo Minini e battuta ora a Londra per £343,900.

Maurizio Cattelan, Spermini, 1997, dimensioni variabili – Courtesy Phillips

Nonostante il 30% dei lotti, inclusi molti nomi blue-chip, siano stati aggiudicati sotto stima minima, l’asta di è conclusa almeno con la nota positiva di un Albert Willem del 2021 che ha superato di 18 volte la stima minima atterrando a £228,600.

In generale le aste di Londra confermano un mercato più consapevole e selettivo, che sta risultando come, ci si poteva aspettare, in un riassestamento dei prezzi mentre il passaggio generazionale si completa, ma i nuovi compratori sembrano essere attratti da nomi contemporanei in un generale cambio di gusti e aspettative del collezionismo oggi.

Elisa Carollo
Elisa Carollo
Elisa Carollo è art advisor, curatrice e appraiser, con un focus particolare sull' arte contemporanea e ultracontemporanea. Ha conseguito un master in Art, Law and Business presso Christie's New York e un BA in Marketing e management delle industrie culturali e creative presso l'Università IULM di Milano. Lavora come consulente freelance per collezionisti, gallerie e artisti e collabora stabilmente con la Fondazione Imago Mundi di Treviso.

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