Le sorelle Tiziana Pers e Isabella Pers non condividono solamente il loro studio nella bassa friulana, ma soprattutto un percorso di ricerca e pratica: vi è infatti un dialogo continuo tra le due, una necessità di sguardi e di scambi reciproci che confluiscono in RAVE – metaprogetto partecipativo, residenza artistica e rifugio per animali salvati – fondato dalle stesse nel 2011. Per tale ragione questo studio visit racconterà le due artiste distintamente, ma percepiremo sempre quel forte legame che si sviluppa tra vita e attivismo e attraverso la convergenza di arte, scienza, filosofia e utopia.
TIZIANA PERS

Nata a Palmanova nel 1976. Artista visiva e attivista, concentra la sua ricerca sui temi della questione animale, della giustizia ecologica e dei parallelismi tra le diverse forme di discriminazione e dominio. Lavora con differenti media: azioni pubbliche performative, video, installazioni, sculture, fotografie, disegno e pittura. Laureata con lode, ha conseguito un PhD presso l’Università degli Studi di Udine in letterature comparate con una ricerca sul dialogo tra arti visive e letteratura.
Le radici concettuali della pratica di Tiziana Pers possono essere rintracciate già in alcuni aspetti biografici. Ad esempio quando, giovanissima, si oppose alla macellazione del pony Fulmine, adottandolo e prendendosene cura fino alla sua morte naturale. Effettivamente nasce qui una riflessione profonda sull’alterità animale, che si svilupperà poi in una ricerca artistica che vede un legame indissolubile tra arte e vita.
Tiziana Pers, nel tempo, ha infatti trasformato quella che era la scuderia di famiglia in un rifugio, iniziando a scambiare cavalli destinati al mattatoio con ritratti su tela delle stesse dimensioni dell’animale salvato: nasce così Art_History una pratica ancora oggi in evoluzione, in cui l’artista ha salvato e salva numerosi animali da condizioni di pericolo e sfruttamento. Una svolta importante in questo percorso arriva quando decide di stipulare un vero e proprio contratto a memoria e tutela di questo scambio, riassumendo così in un unico documento tutti i passaggi del suo lavoro.
L’intento di Tiziana Pers è quello di decostruire l’idea che la vita animale possa avere un prezzo, ipotizzando un’utopia possibile in cui il rapporto tra animali, umani e non viene risanato: un approccio che caratterizza tutta la sua opera, insistendo sulla possibilità di dare forma a nuovi immaginari attraverso l’arte.

Altri passaggi importanti della pratica Art_History arrivano nel 2018 quando, in occasione di Manifesta a Palermo, riesce a salvare diversi pesci e reintrodurli nel loro habitat, e nel 2022 nella sua mostra personale Municeddhe alla galleria Prometeo di Milano, in cui racconta la liberazione di alcune chiocciole e il loro microcosmo, attraverso pittura e video.
Il lavoro di Tiziana Pers punta tuttavia a generare un impatto su larga scala e, in quest’ottica, nel 2020 nasce The Age of Remedy, progetto che vorrebbe utopicamente coinvolgere tutti gli esseri umani attraverso un contratto in cui l’artista cede ai firmatari un piatto, chiedendo loro di non consumare al suo interno carne o derivati animali; il lavoro è stato presentato per la prima volta alla Casa degli Artisti di Milano e curato da RAVE e Osservatorio Futura durante la residenza Koinotes, in collaborazione con la Triennale di Milano.
Recentemente l’artista ha poi presentato Ricette per un convivio post-antropocentrico a Villa Manin in occasione del Rebirth Forum di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, invitando le Pro Loco locali – presidi gastronomici e promotrici di tradizioni locali – a condividere e proporre ricette tradizionali a base vegetale.
Il linguaggio di Tiziana Pers spazia tra installazione, fotografia, video, ma soprattutto pittura e performance, tuttavia vi è un’importantissima componente teorica, come testimoniano i numerosi seminari, le lecture da lei tenute e, tra le altre cose, il suo dialogo con il corso Milano Animal City (2014-2015) di Stefano Boeri, da cui nascerà poi il progetto Elephant Song, in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste .

L’artista ha poi realizzato performance e presentato il suo lavoro in importanti istituzioni italiane e estere, come ad esempio: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il PAV di Torino e il Castello di Rivoli, il Museo MAXXI di Roma, il PAC di Milano, il MADRE di Napoli, il MAC di Lissone, il Ludwig Museum di Budapest, la Biennale di architettura di Seoul e il Palais De Tokyo di Parigi, solo per citarne alcune.
ISABELLA PERS

Isabella Pers, nata a Palmanova nel 1963, conduce la propria pratica artistica attraverso una molteplicità di linguaggi in una costellazione concettuale coerente. La sua ricerca si radica in una lucida inquietudine verso le condizioni ecologiche del pianeta, in un’osservazione degli ecosistemi sociali, naturali e culturali, e in una riflessione critica sulle ingiustizie sociali, sulle dinamiche di dominio e sulle rapide trasformazioni portate dalla globalizzazione. A sorreggere questa prospettiva è un senso di responsabilità inteso come atto consapevole di appartenenza e di co-esistenza nel tessuto complesso del vivente, un richiamo silenzioso che si fa gesto, visione, resistenza.
La ricerca di Isabella Pers indaga le interconnessioni tra ecosistemi diversi, in cui la dimensione spirituale e quella scientifica non assumono un ruolo antitetico, ma al contrario organico e centrale. Si tratta di una presa di coscienza verso un sistema in continua trasformazione, che diventa per l’artista luogo di rivelazione e che si esprime attraverso molteplici linguaggi, spaziando dalla performance collettiva all’intimità della pittura.
L’artista presta una particolare attenzione alla relazione, anche conflittuale, dell’uomo con la natura e come questa possa trasformare e distruggere interi ecosistemi. Tra le sue opere, emerge ad esempio “Teitiota” dedicata a un cittadino delle isole Kiribati, considerato il primo richiedente asilo climatico a causa dell’innalzamento del livello del mare, che minaccia di sommergere l’arcipelago.

Nel lavoro di Isabella Pers è inoltre importantissimo il contatto e dialogo diretto con attivisti e nativi locali, come nel caso degli abitanti delle isole dell’Oceano Indiano e Pacifico. Da qui nasce la serie Te Aba – termine locale che fa riferimento al Tutto – che rappresenta una serie di dipinti raffiguranti siti internet che promuovono luoghi da vedere prima della loro scomparsa, in completa dissonanza con le tragedie che vivono quotidianamente gli abitanti. Anche questa serie di opere presenta un collegamento con un lavoro recente dell’artista che, attraverso il disegno e la pittura, cristallizza pagine di siti internet che promuovono il turismo di guerra.
Una recente sintesi delle ricerche e degli interessi dell’artista è stata presentata a Villa Manin nella mostra Terza Terra. Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte attraverso due opere, un’installazione pittorica e una performance collettiva, che indagano rispettivamente la memoria delle piante (La Radice è nell’aria) e dell’acqua (When Mind Becomes Form).
Un momento cruciale nella carriera dell’artista è stato il periodo trascorso a New York, periodo che ha visto numerose mostre e collaborazioni, tra cui la personale nell’ambito di Madison Avenue. Where Fashion Meets Art, a cura della Ezair Gallery in collaborazione con il Whitney Museum of American Art di New York.
L’artista ha inoltre presentato il suo lavoro in numerosi musei e istituzione italiane, come il MAXXI di Roma, il PAC di Milano, il PAV di Torino, il MADRE e il Palazzo Reale di Napoli, la 54. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia – per citarne alcuni – e internazionali come New York Public Library e NYU University di New York, la Zentral Bibliothek di Zurigo, la National Library di Buenos Aires e la Whitechapel di Londra.
Tiziana Pers e Isabella Pers hanno realizzato e realizzano numerosi lavori collettivi, tra cui ricordiamo l’intervento al museo Casa Cavazzini di Udine nel 2020, alla 53. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nel 2009 e la partecipazione alla mostra a cura di Claudio Libero Pisano “La lunga estate calda” alla Galleria Nazionale di Roma, in cui è stato presentato per la prima volta un lavoro sonoro a quattro mani, distaccandosi così dall’immagine. Tuttavia, il culmine del loro sodalizio artistico è rappresentato dalla fondazione di RAVE nel 2011.
RAVE

RAVE è un metaprogetto partecipativo ideato e condotto dalle sorelle Pers, che prende vita in uno spazio dove coesistono gli animali che Tiziana salva dal macello e dallo sfruttamento attraverso la sua pratica “Art History” e gli alberi che Isabella salva dall’abbattimento. Si tratta di un luogo di cura e riflessione, abitato da sopravvissuti: se nel migliore dei mondi possibili non ci sarebbe effettivamente bisogno di un rifugio, RAVE diventa un’utopia concreta nel presente.
Gli artisti che partecipano entrano in contatto con un immaginario altro, grazie all’epifania dell’incontro che genera l’atto creativo. RAVE ha indubbiamente arricchito la pratica delle artiste, anche grazie al dialogo con una pluralità di figure e ha reso la marginalità e la sua posizione di confine, un punto di forza.
Si tratta inoltre un importante oggetto di studio teorico, al quale sono infatti state dedicate numerose ricerche, pubblicazioni e tesi di laurea in accademie e università italiane e straniere. A tal proposito, ricordiamo e citiamo anche la recente pubblicazione “L’altro RAVE. East Village Artist Residency” a cura di Daniele Capra e Nico Covre(edizioni Quodlibet, 2023).
Data studio visit: domenica 25 maggio 2025
Orario: dalle 11,30 (Brunch incluso)
Dove: Provincia di Udine