Le peculiarità che caratterizzano il mercato dell’arte e, quindi, la specificità della materia, determinano una particolare attenzione alla gestione dei contenziosi che possono insorgere in tale settore. Una soluzione per le vertenze "artistiche? La mediazione, come dimostra l'esperienza del servizio ADR Arte della Camera Arbitrale Nazionale ed Internazionale di Milano
Esplorare i punti di vista dei protagonisti del mercato dell’arte e i risvolti giuridici che ne dettano i principi normativi. Era questo l'obiettivo del 2° appuntamento del ciclo Arte & Diritto, promosso dalla Camera Arbitrale di Venezia e dedicato a “Gli operatori del mercato” che si è tenuto venerdì scorso a Cà Pesaro
Stregato dalla straordinaria Crocifissione di Jacopo Tintoretto, summa di torsioni manieristiche dei corpi e di cromatismi accesi da guizzi luministici, un pubblico composito di galleristi, antiquari, collezionisti, avvocati e commercialisti ha presenziato alla prima conferenza del ciclo “Arte e Diritto” svoltosi nella Sala dell'Albergo della Scuola Grande di San Rocco venerdì 20 aprile.
In questo approfondimento giuridico affronteremo un tema importantissimo per i collezionisti, ossia le buone regole per la gestione di una collezione d'arte ed il suo passaggio generazionale con un focus sul Trust e sulla Fondazione, ad oggi gli strumenti giuridici maggiormente usati in Italia.
In data 29 agosto 2017 è entrato in vigore l’art.1, commi 175 e 176 della Legge 4 agosto 2017 n.124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza), il quale ha introdotto rilevanti modifiche al Codice dei Beni Culturali. Una riforma legislativa pensata per semplificare le procedure di controllo della circolazione internazionale dei beni culturali.
Una proposta di legge, attualmente all'approvazione del Senato, cerca di fare ordine tra le norme relative ai reati contro il patrimonio culturale, introduce nel Codice Penale nuovi crimini e apre, in alcuni casi, alle intercettazioni telefoniche e alle operazioni sotto-copertura per contrastare, tra gli altri, la circolazione e vendita illecita di beni culturali. Una norma che, se approvata, interesserebbe in primo luogo le case d'asta.
La Street Art pone diverse problematiche giuridiche in diversi ambiti del nostro ordinamento – diritto d’autore, diritto civile, diritto penale, diritto costituzionale, infine diritto amministrativo. Creando un pontenziale contrasto tra diritti fondamentali. In questo articolo facciamo una comparazione tra l'Italia e gli Stati Uniti dove questa corrente si è diffusa per preliminarmente.
Pericolo scongiurato, almeno per ora. Nella nuova bozza della Legge di Bilancio 2018, che i tecnici del MEF hanno rilasciato alle ore 16.49 di martedì 25 ottobre 2017, le due misure che in questi giorni hanno scosso tanto gli animi dei collezionisti italiani e degli operatori di mercato non ci sono più.
La bozza di Legge di Bilancio 2018 punta i riflettori del fisco sul collezionismo privato e sul mercato dell'arte e ipotizza due misure per far emergere una "base imponibile prudenzialmente stimata in circa 1 miliardo di euro e un maggior gettito di circa 160 milioni di euro". Due misure che stanno spaventando collezionisti e operatori che temono ripercussioni pesanti sul mercato. Ma ecco di cosa si tratta.
Nel 2011, senza la dovuta risonanza, è stata varata a Bologna la “Carta dei diritti dei bambini all'arte ed alla cultura”. Si tratta di un documento nazionale dalla vocazione mondiale tradotto in 26 lingue. Oggi vi raccontiamo i suoi contenuti. Perché il diritto all'arte e alla cultura dovrebbe essere un diritto insopprimibile.