È una prassi frequente, infatti, quella di chiedere in prestito opere appartenenti ad altre istituzioni o a collezionisti privati. Ma quali sono gli accorgimenti da prendere nel concedere in prestito un’opera d’arte? E in che modo è possibile per il prestatore tutelare al meglio i propri interessi e, allo stesso tempo, garantire all’opera la massima tutela?
La protezione, la valorizzazione, la gestione programmata e professionale ed infine la trasmissione ai posteri delle proprie collezioni ed opere d’arte o qualsivoglia posizione soggettiva, rappresentano un tema ed una necessità di primaria importanza per molti di noi. A rispondere in maniera globale a questa esigenza interviene, più efficacemente di altri strumenti, il Trust.
Dopo aver visto qual è l'inquadramento fiscale del "giovane artista" professionista, oggi vediamo quali sono i primi passi che devono compiere, in ambito fiscale, tutto coloro che intendono fare dell'arte la propria professione.
La Sezione Specializzata in materia d’Impresa del Tribunale di Roma, con la recentissima sentenza n. 13461 del 26 giugno 2019, ha dichiarato inammissibile la domanda finalizzata al mero accertamento della non autenticità di un’opera d’arte da parte della Fondazione Haring.
Assieme a Massimiliano Fiorio oggi torniamo a parlare del Perito d'Arte e del suo ruolo di primo piano per valutare una proprietà di famiglia nel caso di una successione e procedere ad una divisione ereditaria di beni mobili con un’equa distribuzione degli stessi, evitando così lunghe, annose e traumatiche controversie tra gli eredi.
Per i tanti giovani artisti che nella vita hanno il desiderio di vendere le proprie opere, è importante fornire i giusti strumenti per comprendere l’inquadramento fiscale e previdenziale della loro attività.
Il 27 giugno è entrato in vigore il nuovo Regolamento UE 2019/880 in materia di importazione di beni culturali provenienti da Paesi extra UE. L’importazione cui fanno riferimento le nuove norme ricomprende anche il transito temporaneo dei beni nel territorio dell’Unione, così come il loro deposito doganale o lo stazionamento in zone franche.
Poco più di due anni fa il Senato della Repubblica approvava il cosiddetto DDL Concorrenza che, tra le altre cose, ha modificato in modo importante le normative che riguardano la circolazione internazionale delle opere d'arte. Tra le notività anche la possibilità dell'autocertificazione. Ne parliamo con l'avvocato Simone Morabito.
In data 18 giugno 2019, l'Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori restrizioni in merito all’applicazione del regime del margine per la compravendita di opere d’arte. Ma vediamo come funziona il regime del margine e cosa è cambiato con il principio di diritto n.19 dell'Agenzia.
Capita spesso oggi che le opere d’arte, specialmente contemporanee, vengano esportate in modo temporaneo all’estero per essere esposte in mostre e fiere di settore. Vediamo quali sono le tematiche di carattere fiscale/doganale da porre in essere in caso di temporanea esportazione di opere.
Un viaggio tra le icone del Novecento, da Morandi a Fontana, Schifano e Burri
Il 27 novembre, Sotheby’s Milano sarà teatro di un evento straordinario:...
Arte moderna e contemporanea all’asta a Milano da Il Ponte
Il 26 novembre 2024, Milano si prepara a ospitare l’attesissima asta di arte moderna e...
Iscriviti alla nostra newsletter e scarica gratuitamente il Report Mercato Arte 2023!
Iscriviti subito alle news di Collezione da Tiffany e riceverai, ogni settimana contenuti esclusivi dedicati al mercato dell'arte e al collezionismo d’arte.
Completa il form e potrei scaricare subito gratuitamente il nuovo Report Mercato Arte 2023!