Sulla dignità della diversità e sulla ricchezza dell’inclusione se ne parla spesso e mai abbastanza. Temi sociali ma anche temi che riguardano oggetti. Temi che mettono insieme persone e oggetti. Per raggiungere il nostro obbiettivo parleremo di diversità non disgiungendola dalla parola importanza.
Continuiamo il viaggio all’interno delle professioni del mondo dell’arte e dentro il ruolo del conservatore che come un direttore d’orchestra o come un sarto, deve saper mettere insieme, armonizzare e far uscire il meglio da molteplici elementi diversi.
Non solo la gestione delle collezioni e del loro mantenimento, oggi il conservatore e la conservatrice hanno nuove sfide che si aggiungono a quelle del passato.
Rendere accessibile il patrimonio, elaborare i contenuti, creare narrazioni a più livelli ed occuparsi della loro comunicazione a più registri, significa adattare il messaggio e creare partecipazione.
Non esiste una scuola di pensiero unitaria riguardo alla conservazione della New Media Art. Per questo il dialogo tra artisti, conservatori e collezionisti è più che mai essenziale
Il patrimonio culturale è tante narrazioni. Non importa l’angolatura e la prospettiva da cui si narra e si vede un’opera. Ogni molteplice spazio che intercorre tra le persone e l’opera, sono l’opera.
"Intelligenza artificiale e mercato dell'arte" di Jo Lawson-Tancred affronta proprio questa tematica, analizzando, con grande acume e chiarezza, gli effetti dirompenti della tecnologia su un ecosistema spesso diffidente verso il cambiamento
Il 23 marzo 2025 si è conclusa la quattordicesima edizione di MIA Photo Fair BNP Paribas dedicata alla fotografia. Il tema di quest’anno, Dialoghi, punta a costruire uno spazio di riflessione collettiva dove la fotografia diviene strumento per approfondire e rappresentare la realtà in tutte le sue forme, anche tramite l’uso delle più innovative tecnologie digitali.